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RISCHI AMBIENTALI E COMPORTAMENTALI

 

JET LAG

 

E’ uno stato di malessere dovuto allo spostamento in breve tempo attraverso vari fusi orari durante viaggi aerei. Ne consegue un’alterazione dei ritmi biologici, in particolare del ritmo sonno-veglia

In genere gli spostamenti verso est sono meno tollerati rispetto a quelli verso ovest

I sintomi più frequenti sono: senso d’affaticamento, disorientamento, mancanza di concentrazione, difficoltà all’addormentamento.

Nei giorni precedenti la partenza, è opportuno spostare gradualmente gli orari del sonno e dei pasti di una o due ore, avvicinandoli a quelli del Paese di destinazione. Si dovrebbero consumare pasti leggeri ed evitare di assumere alcool

I viaggiatori che prendono farmaci secondo uno schema rigido (per esempio insulina) devono rivolgersi al proprio medico per avere indicazioni specifiche

Il Jet lag non rende necessaria una specifica terapia

Nel caso in cui gli spostamenti fra diversi fusi orari siano frequenti e/o nel caso in cui il jet lag sia percepito come un disturbo molto limitante è possibile consultare il medico curante per valutare l’eventuale utilizzo di farmaci (come benzodiazepine a breve durata d'azione) od integratori (come la melatonina)

 

 

CINETOSI (Mal di Viaggio)

 

Insorge in persone predisposte, quando si trovano su mezzi di trasporto (nave, aereo, auto, treno)

Non sempre gli effetti della cinetosi possono essere eliminati, ma l’intensità dei sintomi può essere ridotta con alcune precauzioni:

 

.    mettersi in viaggio ben riposati

.    limitare i movimenti della testa e del collo

.    concentrare lo sguardo su un punto fisso

.    chiudere gli occhi e respirare lentamente

.    sedersi nella parte anteriore dell’automobile

.    posizionarsi nell’area centrale della nave

.    scegliere i posti vicino alle ali in aereo

.    allentare cravatte e cinture

.    evitare alcolici, fumo e pasti abbondanti prima della partenza e durante il viaggio

 

Su indicazione medica è anche possibile assumere farmaci specifici per limitare i disturbi prima della partenza (come gli anti-istaminici)

 

 

SINDROME DA CLASSE ECONOMICA (Trombosi venosa arti inferiori)

 

Una prolungata immobilità, come si verifica nei lunghi viaggi (in aereo, auto, pullman, treno), può determinare una trombosi venosa degli arti inferiori (TVP) per ristagno di sangue, con conseguente gonfiore, rigidità e sviluppo di coaguli

In molti casi i coaguli sono piccoli e non causano sintomi. Occasionalmente potrebbero raggiungere i polmoni, provocando embolia polmonare che si manifesta con dolore toracico, difficoltà respiratoria e, in alcuni casi, morte improvvisa

Alcuni fattori possono aumentare il rischio di (TVP):

 

  • .    precedenti episodi di (TVP) o embolia polmonare
  • .    obesità
  • .    soggetto fumatore o ex fumatore
  • .    presenza di tumori maligni o disturbi della coagulazione
  • .    età superiore ai 60 anni
  • .    donne in gravidanza o in trattamento con terapia ormonale sostitutiva
  • .    recenti interventi chirurgici o traumi, in particolare agli arti inferiori

 

È opportuno che le persone che presentano fattori di rischio si rivolgano al medico curante per valutare l’eventuale prescrizione di farmaci specifici a scopo preventivo (antiaggreganti o anticoagulanti)

In generale per prevenire i disturbi della circolazione venosa, si consiglia ai viaggiatori di:

  • - alzarsi e camminare almeno ogni ora
  • - flettere e ruotare le caviglie mentre si sta seduti per esercitare i muscoli del polpaccio
  • - bere molti liquidi, evitando caffè ed alcool
  •  

 

PROTEZIONE DAL SOLE E DAL CALDO

 

È importante indossare indumenti comodi, ampi, di cotone; usare cappello ed occhiali da sole, applicare frequentemente una crema solare ad alta protezione sulle zone esposte (ricordarsi che i repellenti cutanei contro gli insetti possono ridurre il fattore di protezione)

 

L’esposizione al sole potrebbe causare reazioni cutanee (dermatiti) in coloro che assumono alcuni farmaci, come contraccettivi orali, diuretici, antinfiammatori non steroidei, ed alcuni antibiotici (tra cui la doxiciclina)

 

Il calore e la forte umidità, possono determinare la perdita di acqua e sali da parte dell’organismo, con

la conseguente comparsa di crampi muscolari e collasso

 

Per ridurre il rischio di disidratazione è indispensabile bere abbondantemente acqua o bevande non alcoliche per reintegrare le perdite dovute al sudore

 

 

BAGNI IN MARE, LAGHI O CORSI D’ACQUA

 

In caso di bagni in mare si raccomanda di:

 

  • .    effettuare bagni solamente in zone turistiche attrezzate
  • .    indossare scarpette da bagno per proteggersi dalle punture di pesci, ricci di mare, crostacei e coralli
  • .    nuotare lungo la costa (in mare aperto c’è il pericolo delle correnti e delle maree)
  • .    non nuotare a stomaco pieno e soprattutto dopo aver fatto uso di bevande alcoliche
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In alcune zone tropicali, le acque dei laghi e dei fiumi con corrente lenta sono infestate da parassiti, che possono penetrare nell’organismo attraverso la pelle, andando a localizzarsi in diversi organi come polmoni, intestino, fegato, vie urinarie

 

È importante quindi:

 

. evitare di bagnarsi e lavarsi in acque dolci stagnanti, che possono ospitare parassiti o essere contaminate da escrementi umani o animali. Solo le piscine, dove l’acqua è clorata e frequentemente cambiata, possono essere considerate sicure

  • .   evitare di camminare a piedi nudi su spiagge o altri terreni
  • .     non stendersi o prendere il sole a diretto contatto con sabbia o terra

 

 

INFEZIONI A TRASMISSSIONE SESSUALE

 

I rapporti sessuali occasionali, specie se non protetti, durante un viaggio rappresentano un grave rischio di contrarre numerose malattie infettive: herpes, sifilide, gonorrea, epatite B e C, HIV

 

Nei rapporti sessuali devono sempre essere utilizzati i preservativi (anche se la protezione non si può considerare completa): è consigliabile acquistarli prima della partenza (non sempre sono reperibili e di buona qualità nei paesi di destinazione), ricordando che possono alterarsi con il calore

 

In molti paesi, inoltre, il materiale sanitario non è sterile o a perdere e non offre garanzie di igienicità: evitare quindi di sottoporsi ad interventi, anche piccoli, di tatuaggi, piercing o di agopuntura stante il rischio di trasmissione dell’epatite B e C

 

 

CONTATTI CON ANIMALI

 

La rabbia è una malattia infettiva che colpisce animali selvatici e domestici e si può trasmettere all’uomo attraverso il contatto con saliva di animali malati, quindi attraverso morsi, ferite, graffi, soluzioni di continuo della cute o contatto con mucose anche integre

 

La malattia sviluppa una encefalite: una volta che i sintomi si manifestano il decorso è quasi sempre fatale sia per gli animali che per l’uomo

 

La rabbia è comune in gran parte del mondo, specie nei paesi poveri, sia in aree urbane che rurali

 

I cani sono responsabili di quasi il 99% dei casi di rabbia umana; tutti i mammiferi possono comunque fungere da serbatoio del virus e, perciò, a seconda delle regioni, vi possono essere altri importanti serbatoi, come ad esempio pipistrelli, volpi, manguste, sciacalli, gatti, scimmie, procioni e puzzole

 

Evitare di toccare, nutrire, o giocare con animali sia domestici sia randagi o selvatici in paesi endemici per rabbia

 

La vaccinazione antirabbica in pre-esposizione (PreP) è indicata per quei viaggiatori che hanno un rischio elevato di venire a contatto con animali potenzialmente rabidi (veterinari, addetti alla gestione degli animali, speleologi, ecc.)

L’indicazione ad eseguire la vaccinazione viene valutata durante la consulenza pre-viaggio

 

In caso di accertata o probabile esposizione alla rabbia si raccomanda:

 

  • .  lavaggio e risciacquo accurati della ferita per 10-15 minuti con sapone o detergente e abbondante quantità di acqua il ​​prima possibile dopo l'esposizione seguito, se disponibile,  dalla applicazione di etanolo, tintura o soluzione acquosa di iodio
  • .   recarsi al più presto al Pronto Soccorso per ricevere la vaccinazione antirabbica in post-esposizione (PEP) 
  • .   in caso di esposizione grave è raccomandata inoltre l’immunizzazione passiva mediante immunoglobuline antirabbiche (RIG)
  • .   si ricorda che vi è necessità della PEP anche nel caso in cui il viaggiatore avesse ricevuto la vaccinazione in pre-esposizione

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​​DISTURBI DOVUTI ALL’ ALTITUDINE

 

Con l’altitudine decresce la pressione parziale di ossigeno nell'aria respirata, l’organismo si adatta aumentando la frequenza respiratoria, cardiaca e la pressione arteriosa ed è possibile la comparsa del “mal di montagna” (Acute mountain sickness, AMS)

Il mal di montagna si può presentare sopra i 2500 metri (ma può sopraggiungere anche a ridosso dei 2000 metri di altitudine), soprattutto in soggetti non acclimatati, che hanno raggiunto la quota troppo rapidamente

 

Le manifestazioni cliniche dell’AMS includono cefalea, nausea, vomito, difficoltà respiratoria, aumento del battito cardiaco, facile affaticabilità ed insonnia, le complicanze più gravi sono l’edema polmonare d’alta

quota (HAPE, high altitude pulmonary edema) e l’edema cerebrale d’alta quota (HACE, high altitude cerebral edema). La sintomatologia può comparire subito o qualche giorno dopo l’ascesa

 

I viaggiatori affetti da anemia, malattie cardio-vascolari o polmonari, devono chiedere il parere del loro medico prima di programmare un soggiorno in altitudine

 

 

In linea generale è raccomandato un periodo di adattamento a quote più basse, e successive salite graduali (l’ideale sarebbe non oltre 500 metri al giorno)

In caso di disturbi, è raccomandato di interrompere l’ascesa, scendere a quote inferiori ed eventualmente ricorrere a terapia specifica

 

 

INCIDENTI STRADALI

 

Rappresentano una delle principali cause di morte tra i viaggiatori

 

Si consiglia di assumere informazioni sulle norme concernenti la circolazione in vigore nel Paese visitato e sulle condizioni delle strade (ricordarsi che in molti paesi i mezzi di trasporto possono essere in condizioni precarie, così come le strade, e le regole di guida diverse da quelle italiane)

 

Se nel programma di viaggio sono previsti spostamenti con autovetture noleggiate, bisogna controllare con cura le condizioni di assicurazione e lo stato dell’automezzo

 

Si raccomanda di:

 

  • .    indossare sempre le cinture di sicurezza
  • .    indossare sempre il casco se si viaggia in bici o in motocicletta
  • .    evitare di bere alcolici e di guidare di notte